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Breve intervista a Claudio Manenti della palestra Shiro Saigo
Buon giorno M° Claudio Manenti, grazie per averci concesso una breve intervista. 100ma.it: - Dove nasce la sua passione per le arti marziali e cosa ha spinto a dedicarsi al "Kung Fu"? Claudio Manenti: La passione nasce nel 1983 dalla ricerca di un'Arte Marziale che disciplinasse la mente e il corpo, la cosa che mi ha spinto a dedicarmi al Kung fu tradizionale è stata la fortuna di trovare nel M° Chang Dsu Yao e in suo figlio, M° Chang Wei Shin, dei Veri Maestri. 100ma.it: - La sua più grande soddisfazione legata alle arti marziali? Claudio Manenti: Allenare allievi che si dedicano con la mia stessa passione. Partecipare con alcuni di essi ai campionati del mondo a Taiwan accompagnati dal nostro Maestro Chang Wei Shin riportando il Kung fu Italiano in uno dei suoi paesi di origine ottenendo ottime soddisfazioni. 100ma.it: - Come è cambiato o come si è evoluto il suo modo di praticare arti marziali nel tempo? Claudio Manenti: Si è evoluto con l'aumentare dell'esperienza, legata all'insegnamento del mio Maestro e al suo esempio. Il nostro Maestro dice spesso: "Ognuno di noi ha una finestra che si allarga all'aumentare dell'esperienza, più è grande, più insegnamenti possono passarci attraverso". 100ma.it: - A chi consiglierebbe la pratica delle arti marziali? Claudio Manenti: A tutti coloro ai quali piace sudare per raggiungere un obbiettivo 100ma.it: - Chi è il suo punto di riferimento? Claudio Manenti: Il mio Maestro 100ma.it: - In un caso reale, secondo lei, le sue arti marziali sono efficaci e perché? Claudio Manenti: Le Arti Marziali Tradizionali, indistintamente, sono efficaci quanto più sono allenate, proprio perché nate dalla specifica esigenza della difesa personale in situazioni reali. Le Arti Tradizionali, rispetto a quelle moderne, hanno come primo scopo lo studio dell’applicazione e non quello della ricerca estetica del gesto atletico. 100ma.it: - Ha un consiglio da dare a chi pratica Kung Fu o in generale arti marziali? Claudio Manenti: Praticare con umiltà e rispetto, non sempre la via più breve è la migliore.
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