100% Arti Marziali Intervista al Maestro

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Breve intervista a Francesco Buffini della palestra Bujinkan Ninjutsu Dojo Prato
Francesco Buffini - 6° Dan in Budo Taijutsu/Ninjutsu Bujinkan Ninjutsu Dojo Prato

100ma.it: - Dove nasce la sua passione per le arti marziali e cosa ha spinto a dedicarsi al "Ninjutsu"?
Francesco Buffini: La mia passione per le Arti Marziali nasce nel 1987 (all'età di 12 anni) dopo aver visitato una palestra dove si praticava Karate. Fino ad allora avevo praticato sport come il basket, calcio e nuoto senza grandi soddisfazioni e finalmente avevo trovato un vera "disciplina" che mi avrebbe coinvolto totalmente. Per diversi anni praticai parallelamente Karate, Judo ed Aikido e nel 1990 scoprii l'esistenza del Ninjutsu grazie ad un libro che avevo acquistato. Mi resi conto il che il Ninjutsu non era semplicemente un'Arte Marziale da praticare in palestra ma un vero e proprio stile di vita e per questo ne fui affascinato. Così iniziò la mia ricerca su questa arte che ancora oggi sto approfondendo attraverso i miei viaggi in Giappone.

100ma.it: - La sua più grande soddisfazione legata alle arti marziali?
Francesco Buffini: I miei allievi che per me sono come figli. Trasmettere ad altri appassionati tutto quello che ho studiato con grande sacrificio è una grande gioia per me. Il nostro gruppo è molto affiatato e ci frequentiamo anche al di fuori delle lezioni del Dojo Inoltre grazie all'insegnamento ho avuto la possibilità di scoprire e correggere molti dei miei errori.

100ma.it: - Come è cambiato o come si è evoluto il suo modo di praticare arti marziali nel tempo?
Francesco Buffini: Il Ninjutsu prevede un cammino che si "dovrebbe" evolvere in qualcosa di più della pratica della semplice tecnica o Kata e proprio negli ultimi anni me ne sto rendendo conto. Inizialmente tendevo ad eseguire ed imparare a memoria tutte le tecniche del programma in maniera piuttosto meccanica. Questo mi è servito solo a "ricordare" il programma ma non ad impararlo. Dopo molti anni mi sto rendendo conto che (parlando di arti marziali antiche) eseguire a memoria una tecnica non è sufficiente a farla "tua", bisogna invece capirne il senso e le ragioni per cui veniva utilizzata. Oggi la mia pratica è più profonda ed è dedicata principalmente a questo.

100ma.it: - A chi consiglierebbe la pratica delle arti marziali?
Francesco Buffini: A tutti, ma dipende da cosa si intende per “Arte Marziale”. Parlando di Arti Marziali “tradizionali” non si può fare riferimento allo sport. Secondo me ci sono due tipi di praticanti: i seri appassionati che “studiano” l’Arte Marziale e quelli invece che vanno in palestra due o tre volte alla settimana giusto per imparare a dare un calcio od un pugno . Dedicarsi alle Arti Marziali da sicuramente ottimi risultati sul piano fisico, sulla salute, sul carattere di una persona e spesso anche sulle sue scelte di vita, ma per ottenere i massimi risultati ci vuole grande dedizione. Per questo secondo me le Arti Marziali andrebbero studiate seriamente e non semplicemente praticate come un qualsiasi altro sport tradizionale.

100ma.it: - Chi è il suo punto di riferimento?
Francesco Buffini: Sicuramente Masaaki Hatsumi, Soke delle 9 scuole della Bujinkan, ma non solo. C'è un Maestro in Giappone (allievo di Hatsumi) dal quale mi reco ogni anno che rappresenta in tutto e per tutto la mia visione di artista marziale, un guerriero nato 800 anni troppo tardi, il suo nome è Someya Ken'Ichi. Comunque, durante i miei soggiorni/studio in Giappone cerco di seguire le lezioni di tutti i migliori Maestri per avere una visuale più ampia dell’Arte Marziale.

100ma.it: - In un caso reale, secondo lei, le sue arti marziali sono efficaci e perché?
Francesco Buffini: Questa domanda mi è stata fatta tante.... troppe volte. La risposta più onesta che posso dare è “non lo so”, perché non mi sono mai trovato costretto a dovermi difendere (per fortuna). A mio avviso ogni Arte Marziale può essere efficacissima o completamente inutile, dipende da chi la pratica e soprattutto dal suo carattere. Il più grande guerriero secondo me è quello che vince la battaglia senza dover necessariamente combattere e questa è una delle regole fondamentali del Ninjutsu.

100ma.it: - Ha un consiglio da dare a chi pratica Ninjutsu o in generale arti marziali?
Francesco Buffini: Il mio consiglio è semplice... dedizione. Mi sono già espresso in merito nelle precedenti risposte, ma voglio sottolineare ancora che lo studio delle Arti Marziali richiede grande pazienza, costanza e tanta passione. Solo così si possono ottenere buoni risultati e grandi soddisfazioni.

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I commenti dei lettori:

In data 2009-06-21 michele giaconi commenta:
Salve sono un isruttore di aikijutsu e jujitsu e condivido in pieno le parole dette dal maestro.... mi piacerebbe molto conoscerlo e perche no anche intraprendere la passione del ninjutsu che debbo dire mi affacina mlto un saluto a resto MICHELE

In data 2009-11-27 marco sanges commenta:
anche io sto leggendo questo libro maestro
ho 17 anni e sto incominciando a studiare il ninjutsu, sono un tennista che si sta affacciando al professionismo,è quasi impossibile entrare nei primi 50 della classifica mondiale però questo libro mi sta aiutando ad affrontare le mie paure, le mie porte
mi affascina molto il ninjutsu continuerò a studiarlo un saluto maestro