100% Arti Marziali Intervista al Maestro Fu Shindo Ryu

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Breve intervista a Massimiliano Rebaudengo della palestra Fu Shindo Ryu
Massimiliano Rebaudengo Buon giorno M° Massimiliano Rebaudengo, grazie per averci concesso una breve intervista.

100ma.it: - Dove nasce la sua passione per le arti marziali e cosa ha spinto a dedicarsi al "Jiu Jitsu"?
Massimiliano Rebaudengo: La mia passione per le arti marziali è nata del tutto per caso: come tutti i bambini avevo in mente solo il calcio...dunque dopo aver provato i miei genitori ( e mi opapà in particolare ) decisero che quell'ambiente non avrebbe fatto per me. Dunque si informò su eventuali altri sport vicini a casa da poter praticare: ed ecco che si scoprì che nel 1980 a Mondovi c'era già una palestra che da almeno dieci anni insegnava un'arte marziale dal nome strano, il Jiu Jitsu. Andai a vedere per nulla convinto, ma il mio Maesrto di allora riusci piano piano a farmi appassionare...e da li fu amore vero !

100ma.it: - La sua più grande soddisfazione legata alle arti marziali?
Massimiliano Rebaudengo: Pratico Jiu Jitsu dall'età di 10 anni, dunque sono oramai 27 anni consecutivi, e di soddisfazioni ne ho avute davvero tantissime. E' difficile vermante selezionarne una, mi sembrerebbe, infatti, di trascurrne n-1...comunque provo e ne identifico due: - la prima riguarda la mia cintura nera: il giorno del mio compleanno, venti anni, e I dan: una grandissima soddisfazione ma che mai avrei immaginato essere solo l'inizio di altre ben più maggiori; - la seconda è infatti il momento in cui una mia allieva, a cui avevo insegnato le prima cadute, durante la sua investitura a I dan mi guardò e disse: " è una grandissima soddisfazione e la devo a te"...beh senza parole; ora quella ragazza è un ingegnere nucleare, ma di certo nel suo cuore ci sarà ancora quella emozione. ma ne avrei credo ancora altre diecimila !

100ma.it: - Come è cambiato o come si è evoluto il suo modo di praticare arti marziali nel tempo?
Massimiliano Rebaudengo: Il modo di insegnare Jiu Jitsu si è evoluto così come sono anche cambiati gli allievi: trenta anni fa si tendeva a praticare Jiu Jitsu senza badare troppo alle inclinazioni o alle caratteristiche fisiche dell'allievo. Ora grazie all'evoluzione delle scienze psico-motorie e di cultura fisica si è maggiormente attenti ai dettagli e alla crescita evolutiva dell'allievo: fermo restando che il Ji uJitsu non è per tutti...è l'Arte dei Samurai non per nulla !

100ma.it: - A chi consiglierebbe la pratica delle arti marziali?
Massimiliano Rebaudengo: Assolutamente a chiunque: il Jiu Jitsu è infatti adattissimo ai bambini come hai ragazzi e certamente anche agli adulti. Di certo si deve adottare da parte degli Istruttori approcci differenti. Sicuramente è molto adatto per i bambini timidi, in quanto possono essere aiutati a tirare fuori maggiore fiducia in se stessi; così anche al contrario per i ragazzini troppo esuberanti in quanto essi capiranno ben presto la necessità del rispetto per gli altri e il lavoro di gruppo. Ovviamente è molto adatto anche alle bambine: abbiamo oltre il 30 % di bambine nei nostri corsi. Infine per gli adulti che cercano un buon allebamento ed una buona ginnastica fino ad arrivare alle forze dell'ordine che possono arrivare ad utilizzare nella realtà quanto imparato.

100ma.it: - Chi è il suo punto di riferimento?
Massimiliano Rebaudengo: Io non ho un vero punto di riferimento: non per supponenza, ma semplicemente perché ho imparato da tantissimi maestri dunque dirne uno credo sarebbe limitativo...

100ma.it: - In un caso reale, secondo lei, le sue arti marziali sono efficaci e perché?
Massimiliano Rebaudengo: beh..il Jiu Jitsu è l'Arte dei Samurai, è la matrice delle arti marziali, è la più antica arte da combattimento..devo continuare ¿!¿

100ma.it: - Ha un consiglio da dare a chi pratica Jiu Jitsu o in generale arti marziali?
Massimiliano Rebaudengo: L'unico consiglio che posso dare a Chi si avvicini al Jiu Jitsu è di avere costanza nella frequenza, pazienza e fiducia nel Maestro, con l'auspicio che con il tempo si possa tarre la vera essenza del Jiu Jitsu: amore e rispetto.

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I commenti dei lettori:

In data 2008-12-16 Giovanni commenta:
Ciao Massimiliano, sono un praticante di Jiu Jitsu metoo tradizionale di Brescia.
Non ti nego che la tua intervista mi abbia colpito, mi dispiace che noi si sia così lontani in quanto mi piacerebbe poterti cnoscere e perché no potermi allenare con i Tuoi ragazzi.
Devi essere un ottimo Maestro.
Con stima

Giovanni