Arti marziali miste

Parlando di arti marziali miste (MMA o Mixed Martial Arts) si intende uno sport da combattimento a contatto pieno, nel quale sono previste una varietà di tecniche che derivano da un mix di arti marziali tradizionali e sport da combattimento. Sono consentiti colpi quali calci e pugni e tecniche a contatto o da grappling, sia in piedi che a terra, consentendo il confronto tra atleti di provenienze da stili diversi.

Le arti marziali miste sono emerse e state proposte al grande pubblico negli Stati Uniti nel 1993 con la fondazione di un circuito da combattimento denominato Ultimate Fighting Championship (UFC, la cui prima edizione venne vinta da Royce Gracie, un lottatore di Brazilian Jiu-Jitsu della famiglia Gracie), con l'intento iniziale di trovare l'arte marziale più effcace in una situazione di combattimento reale senza armi. Negli anni a seguire la competizione si è evoluta con l'introduzione di alcune regole per salvaguardare maggiormente gli atleti e per diffonderne la pratica.

Anche in Giappone si è diffusa la passione per le MMA e nel 1997 nasce il cricuito Pride Fighting Championships. Precedentemente in giappone tali combattimenti avvenivano sotto al nome di Kakutougi.

Da menzionare il fatto che già nel 1920 la famiglia Gracie, con Helio e Carlos, organizzavano in Brasile il loro campionato di Vale Tudo, il "Gracie Challenge".

Oggi per poter competere (... ed avere qualche possibilità di successo) ai match delle competizioni di MMA serve avere un buon mix di conoscenze tra stili da colpo (allenamento da striker, tipico del pugile, del kickboxer, della thai ...) e da lotta a terra (allenamento da grappler, tipico del jiu jitsu brasiliano) e la giusta condizione fisica, in quanto tutti gli atleti si stanno specializzando negli aspetti fondamentali delle varie discipline menzionate, non solo per poterne utilizzare le varie peculiarità, ma anche per saper fronteggiare i punti di forza dell'avversario e rimanere efficace in tutte le fasi dell'incontro.

La vittoria di un incontro di mma può avviene: per decisione dell'arbitro o del medico di gara, alla fine del tempo prestabilito, da un knockout (da svenimento o da lesione) o dalla resa di uno degli atleti.