Takemusu Aikido Mantova

Takemusu Aikido MantovaLocation: Mantova
Maestro: Fausto De Compadri 7° DAN FIJLKAM 6° DAN TAAI 5° DAN AIKIKAI - Istruttori Silvia Morisi 4° DAN e Stefano Ballabeni 3° DAN
Stile: Takemusu Aikido
Sito internet: www.aikidomantova.it
Informazioni: info@aikidomantova.it

Storia del Maestro e della Associazione:

Il Maestro Fausto De Compadri inizia lo studio dell’AIKIDO, sotto la guida del Maestro Motokage Kawamukai, nell’anno 1965.  Nello stesso anno diventa allievo del Maestro Hiroshi Tada. Acquisisce il grado di SHO DAN nell’Agosto del 1968, diventando così una delle prime quattro cinture nere di Aikido in Italia.

Da Tada Sensei ottiene, poi:

il grado di NI DAN nel 1970;
il grado di SAN DAN nel 1974;
il grado di YON DAN nel 1980.

Nel 1985, comincia a seguire gli insegnamenti di Morihiro Saito Sensei, il quale, nel 2000, gli conferisce il grado di GO DAN AIKIKAI.

Sempre nel 1985 diviene allievo del Maestro Paolo Nicola Corallini, fedelissimo discepolo del Maestro Saito, nonché fondatore e Presidente della Takemusu Aikido Association Italy (T.A.A.I.). Di tale Associazione è attualmente Vicepresidente.

Nel 2005, lo stesso Maestro Corallini gli conferisce il grado di ROKU DAN di Takemusu Aikido.

E’ stato insignito della Stella di bronzo al Merito Sportivo del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (C.O.N.I.) e della Medaglia d’Onore al Merito Sportivo della F.I.J.L.K.A.M.

E’ componente della Commissione Nazionale Aikido della F.I.J.L.K.A.M. affiliata al Comitato Olimpico Nazionale Italiano (C.O.N.I.).

Nel marzo 2006, il presidente della F.I.J.L.K.A.M. gli ha conferito il grado di 7° DAN, “quale riconoscimento della pluridecennale e meritoria opera” svolta in favore dell’Aikido italiano e “in considerazione delle tante e particolari benemerenze acquisite attraverso il sempre costante e qualificato impegno dimostrato per lo sviluppo tecnico e la diffusione dell’Aikido”.

Dal mese di Giugno del 2006, gli è stata affidata la Direzione Tecnica del Settore Aikido della F.I.J.L.K.A.M.

Nel mese di Febbraio del 2007, la Federazione Italiana Judo, Lotta, Karate e Arti Marziali (F.I.J.L.K.A.M.) gli ha conferito l'incarico di Presidente della Commissione Nazionale per il settore Aikido.

Nel Dicembre del 2006 fonda, insieme ai suoi due piu' fedeli allievi, Silvia Morisi 3° DAN e Stefano Ballabeni 3° DAN, la ASD Takemusu Aikido Mantova, associazione affiliata alla FIJLKAM.

Nel dojo di Via Sant'Agnese, nel centro storico di Mantova, nei giorni di Lunedi' e Mercoledi' dalle ore 19:30 alle ore 21:00 tiene le sue lezioni agli allievi della scuola e a cinture nere provenienti da diverse parti del Nord Italia. Silvia e Stefano, che nel corso del 2008 sono stati insigniti della qualifica di Istruttori Tecnici Federali della FIJLKAM, si occupano della preparazione dei principianti.

 

Storia dell'Aikido:

L'Aikido e' l'arte marziale creata da Morihei Ueshiba O-Sensei, nato il 14 dicembre 1883 a Tanabe (Giappone) nella prefettura di Wakayama e morto il 26 aprile 1969 a Iwama (Giappone) nella prefettura di Ibaragi.
L'Aikido differisce nella pratica da ogni altra arte marziale perche' e' esclusivamente difesa personale. In Aikido si enfatizza la crescita spirituale dell'individuo attraverso l'acquisizione dell'abilita' nel difendersi. Nella filosofia del Suo fondatore, Morihei Ueshiba, l'Aikido e' il mezzo per unire i popoli in una unica grande famiglia e non, al contrario, per ferire gli altri. Idealmente, quando ci si trova in una situazione di conflitto fisico, l'abilita' dell'aikidoka sta nell'applicare soltanto la quantita' di controllo necessario per neutralizzare l'attacco dell'avversario e per sventare il pericolo, salvando la propria vita e, al tempo stesso, quella dell'avversario. La realizzazione di questi obiettivi richiede inevitabilmente molti anni di dedizione profonda, ma l'Aikido e' una disciplina che dura tutta la vita e la sua pratica assidua porta ad una crescente abilita' tecnica e ad una profonda comprensione della natura umana. La ricerca della risoluzione armoniosa e non violenta dei conflitti non deve, peraltro, indurre a pensare che la tecnica dell'Aikido non sia efficace ne' rigorosa. Praticato nel modo tradizionale, cosi' come e' stato insegnato dal fondatore, l'Aikido e' la piu' efficace difesa personale, pur nel rispetto della vita altrui. Potenti leve articolari, proiezioni e immobilizzazioni neutralizzano l'avversario senza causargli lesioni irreversibili. Le tecniche dell'Aikido potrebbero, se non controllate, causare seri danni e anche la morte.
Sono, pero', i principi spirituali di questa nobile arte che vietano tale condotta distruttiva. Non bisogna dimenticare che, al di la' della marzialita', della abilita' e della precisione tecnica imprenscindibili, Aikido (Ai= armonia, Ki= energia universale, Do=via) significa la via per armonizzarsi con l'Energia e con lo Spirito Universale, uno Spirito di amore, di rispetto per tutti gli esseri viventi e le cose del Creato.

Che cosa si intende per "Takemusu Aikido"

Quando si parla di Takemusu Aikido, si intende non uno stile di Aikido, ma l'Aikido che Morihei Ueshiba O-Sensei insegnava nel suo dojo di Iwama quotidianamente e che, per l'appunto, O-Sensei stesso chiamo' Takemusu Aikido (sorgente inesauribile di tecniche di Aikido). Per fortuna, il Takemusu Aikido e' stato tramandato puro e incontaminato fino a noi da Morihiro Saito Sensei, 9° Dan Aikikai Shihan. Questi e' stato l'unico allievo rimasto accanto al fondatore dell'Aikido per ben 23 anni e volendo preservare intatto l'insegnamento dello stesso, in cio' distinguendosi da tutti gli altri maestri di Aikido, egli da' uguale importanza al Taijutsu (tecniche a mani nude) e al Buki Waza (tecniche con le armi), che comprende lo studio del Ken (spada) e del Jo (bastone). O-Sensei diceva infatti che Taijutsu, Jo e Ken sono la stessa cosa e che tutti e tre formano l'Aikido. Un Iwama Ryu Deshi (allievo) deve conoscere Taijutsu, Jo e Ken in eguale misura. Morihiro Saito Sensei e', quindi, il continuatore dell'Aikido di Morihei Ueshiba.

Takemusu Aikido in Italia

Morihiro Saito Sensei è venuto per la prima volta in Italia nel 1985. In quell'anno, il Maestro Fausto De Compadri lo ha conosciuto rimanendone affascinato.

Da allora, il Maestro De Compadri è diventato fedelissimo allievo di Morihiro Saito Sensei e lo ha seguito in ben 42 seminari da lui tenuti in tutta Europa.

Morihiro Saito Sensei è morto nel mese di Maggio 2002.

Il Maestro Fausto De Compadri, che insegna nella palestra di Mantova, è attualmente  Direttore Tecnico Nazionale per il settore Aikido della F.I.J.L.K.A.M. (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali), nonché Presidente della Commissione Nazionale Aikido della Federazione stessa.

La FIJLKAM è la sola Federazione riconosciuta ed autorizzata dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) a disciplinare e gestire in Italia l’attività sportiva e promozionale del Judo, della Lotta, del Karate, dell’Aikido, del Ju-Jitsu e del Sumo.

Nel marzo 2006, il Presidente della F.I.J.L.K.A.M. ha conferito al Maestro De Compadri il grado di 7° DAN, “quale riconoscimento della pluridecennale e meritoria opera” svolta in favore dell’Aikido italiano e “in considerazione delle tante e particolari benemerenze acquisite attraverso il sempre costante e qualificato impegno dimostrato per lo sviluppo tecnico e la diffusione dell’Aikido”.

 

La pratica dell'Aikido

TAIJUTSU

E' l'insieme delle tecniche di Aikido che si praticano a mani nude e in coppia con un avversario. L'insegnamento del Taijutsu, che deriva i propri principi dall'Aiki Ken e dall'Aiki Jo, parte dallo studio della posizione (hanmi - hitoemi), degli spostamenti (tai no shintai - tai sabaki) e delle cadute (ukemi). Si passa poi all'apprendimento dei principi fondamentali e delle tecniche di base (tai no henko - morotedori kokyuho - suwariwaza kokyuho - ikkyo - nikyo - sankyo), che si praticano in coppia, e, quindi, alla applicazione (oyo waza) e alla variazione (henka waza) delle tecniche stesse. Per la corretta esecuzione delle tecniche di Taijutsu che consistono, principalmente, in leve articolari, squilibri, immobilizzazioni e proiezioni, non deve assolutamente essere usata forza fisica, ma occorre mettere in pratica i prìncipi fondamentali rappresentati dalle tecniche di base. Le tecniche si eseguono con entrambi gli avversari in piedi (tachi waza), con entrambi gli avversari in ginocchio (suwari waza), con l'esecutore (tori) in piedi e l'avversario (uke) in ginocchio (hanmihandaci waza). Rientrano nella pratica del Taijutsu anche le tecniche eseguite su attacchi fatti con l'uso del pugnale (tanken dori), della spada (tachi dori) e del bastone (jo dori - jo mochi nage waza).

AIKI KEN

E' l'insieme delle tecniche di Aikido che si praticano con l'uso della spada (ken o tachi). Di norma si utilizza una spada di legno (bokken). L'insegnamento dell'Aiki ken, come per il Taijutsu, comincia con lo studio dei movimenti di base (ken suburi nanahon), che l'allievo esegue da solo, per poi passare a confrontarsi con un avversario, praticando, prima, tecniche di armonizzazione con l'avversario stesso (ken no awase) e, poi, tecniche di combattimento (kumi tachi).

AIKI JO

E' l'insieme delle tecniche di Aikido che si praticano con l'uso del bastone (jo). L'insegnamento dell'Aiki jo, come per il Taijutsu, e per l'Aiki ken, comincia dallo studio dei movimenti di base (jo suburi ni juppon) e delle forme (kata), che l'allievo esegue da solo, per poi passare a confrontarsi con un avversario, praticando, prima, techiche di armonizzazione con l'avversario stesso (jo no awase) e, poi, tecniche di combattimento (kumi jo).

KEN TAI JO

E' un combattimento tra una persona armata di spada e una armata di bastone.

REIGI

La parola "Reigi", riunisce in se' i concetti di educazione, cortesia, gerarchia, rispetto reciproco, gratitudine verso il Maestro e verso i propri partner - avversari. Nel Budo c'e' una gerarchia naturale dettata dal sapere, dalla maturita' ed e' cio' che distingue i Maestri dai discepoli e Senpai (allievi anziani nella pratica) dai Kohai (allievi giovani nella pratica). Il Fondatore, Morihei Ueshiba O-Sensei, sosteneva che l'Aikido e' il mezzo per essere in armonia con tutte le creature dell'Universo. Ma non puo' esserci armonia se non ci sono delle regole. Reigi e' l'insieme delle regole di comportamento da osservare nel Dojo (luogo dove si pratica la via). Il rispetto delle norme del Reigi deve essere spontaneo, ovvero deve venire dal cuore. Nel Budo, come nella vita, le nostre azioni devono essere guidate da un cuore puro, nobile e generoso.